GOAT

GOAT

Domenica 28 agosto, h.23.30 - sPAZIO211

Domenica 28 agosto, h.23.00 – sPAZIO211 | Biglietti su Ticketone.it

I GOAT mischiano con grande personalità afrobeat nigeriano, krautrock tedesco, funk anatolica, fusion esotica e una miriade di micro-nicchie musicali da tutto il mondo, in un rito allucinatorio delle diverse manifestazioni del rock. Sul palco indossano maschere e costumi perché sanno perfettamente di essere riconosciuti in tutto il mondo non per l’aspetto ma per la musica che fanno, e le singole identità coinvolte nel progetto rimangono avvolte nel mistero: il portavoce della band sostiene che il gruppo è semplicemente un collettivo multi-generazionale di musicisti proveniente dalla comune svedese di Korpilombolo, paesello di 548 anime situato all’estremo nord del Circolo Polare Artico, incrocio di popolazione indigena dei Sami, di coloni scandinavi e di alcune rare infiltrazioni di gente di passaggio.
Le canzoni dei GOAT sono la fermentazione di canti tradizionali e di un conglomerato di influenze esterne del secolo scorso. I GOAT non sono disposti a dire molto più di questo.
La segretezza dei singoli membri non permette di accertare o negare le affermazioni della band. I GOAT vogliono rivitalizzare la musica rock sposando il concetto di tribale alla musica da dancefloor.
Nel loro secondo album Comune (Recordings Rocket, Sub Pop in USA & Stranded in Scandinavia), la band esplora nuovi territori fatti di groove acidi e percussivi, incantesimi ipnotici e serpentine linee di fiorite chitarre orientaleggianti, ristabilendo il contatto con ritmi trance e con le fiammate esotiche di chitarra, scavando in territori più scuri e propulsivi.
I GOAT suonano la loro musica fatta di incroci e misticismo e girano il mondo calcando i palchi dei miglior festival europei ed americani (Glastonbury, Coachella, Latitude Festival…), ospiti per una UNICA DATA ITALIANA a TODAYS, con un nuovo singolo appena pubblicato “I Sing In Silence” (Sub Pop), anticipatore di nuovo materiale in prossima uscita.
E mentre non vedremo mai le facce dei GOAT sulla copertina di una rivista patinata, i loro scongiuri inebrianti sono pronti a infiltrarsi nella nostra psiche collettiva con il magico fascino sovversivo di una favola di Borges.

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