GIORGIO POI
Un piccolo grande sballo che trasporta l’ascoltatore altrove, sempre vicino al mare, ma su delle “palafitte a forma di astronave”- LA REPUBBLICA
Il suo album ‘Fa Niente’ è una bella cartolina agrodolce di un’Italia presente ma filtrata con i colori del passato – IL FATTO QUOTIDIANO
L’esordiente è oggi la novità più interessante della nostra canzone d’autore – LA STAMPA
Il suo disco d’esordio “Fa Niente” uscito nel febbraio 2017 per Bomba Dischi/ Universal non smette di raccogliere entusiasmanti riscontri testimoniati non soltanto dalle innumerevoli uscite sulla stampa specializzata e sul web ma soprattutto da un crescente seguito di spettatori durante i suoi concerti.
Con Matteo Domenichelli al basso e Francesco Aprili alla batteria, compone un infallibile trio di musicisti che sa catturare il pubblico con maestria, in un continuo andirivieni tra la forma canzone e l’esplorazione del suono.
Giorgio racconta: Ho trascorso in Italia tutta la prima parte della mia vita, fino ai vent’anni, e non m’è mai interessato capirla. Vista dall’interno somigliava tanto a un ricettacolo di cose ovvie, a un contenitore per la normalità, una nebulosa di noia al di fuori della quale sorgevano le misteriose meraviglie estere. Così sono andato a vivere a Londra, dove proporzionalmente a un grande entusiasmo per quel che scoprivo lì, sentivo avanzare una specie di nostalgia, che nel tempo si trasformò in ammirazione idealizzata e totale per il mio paese, per il suo cinema, il suo cibo, la sua musica e la sua lingua. Non perché necessariamente mi sembrasse migliore, ma perché era roba mia, la capivo in modo diverso, più radicale.
Ascoltavo Vasco Rossi, Paolo Conte, Lucio Dalla, Piero Ciampi, cose che avevo sentito da bambino, ma a cui non ero mai tornato attivamente. Dopo alcuni anni quel sentimento non accennava a smorzarsi, ma anzi s acuiva, spingendomi verso quel modo che un po’ mi apparteneva per diritto di nascita. Così ho iniziato a scrivere alcune canzoni in Italiano, una dopo l’altra, ed è uscito questo disco.