BOSTON 168

BOSTON 168

Sabato 26 agosto, INCET, h.01:00
Sabato 26 agosto, INCET, h.01:00, ingresso gratuito

Dai magazzini abbandonati e dalle feste illegali; dagli edifici industriali tanto brutti e sporchi fuori, quanto vivi e forti dentro; dalla psichedelia dell’acid e dalla continua e assidua ricerca di suoni nuovi; dall’amore per le macchine e dalla passione per l’analogico.
Nell’orizzonte di una superficie, nel vuoto silenzio di uno scenario abbandonato riecheggiano i rumori della grande industria: al principio era la catena di montaggio, poi la classe operaia della società del consumo, infine le macchine e la robotica come forza lavoro.
E così in quelle città industrie, dal Michigan all’Inghilterra fino alla motown italiana Torino, le fabbriche sono state occupate dalle sottoculture rave, il rumore dell’industria sostituito dal suono della techno. Per i ragazzi che sono cresciuti nelle città dove le fabbriche si sono trasformate in padiglioni sonori, la relazione con la techno può diventare ricerca di senso.
A Torino, città manifatturiera, industriale e musicale, nasce Boston 168, ensemble formato da Sergio Pace e Vincenzo Ferramosca, un duo analogico che attraverso i ferri della produzione sonora, vuole ridefinire una peculiare declinazione del suono elettronico, la Acid Techno. Boston 168 è un’officina di produzione sonora: Sergio e Vincenzo sono due ricercatori elettronici, che lavorano da anni a una vivisezione sonora per intrecciare nuove soluzioni della materia techno.
Nel 2010 co-fondano la Old e Young records: l’esperienza del veterano Gambo e la freschezza dei due giovani per riscrivere le coordinate techno. I due giovani entrano in laboratorio per fondere in un live la loro esperienza comune e così che le albe meccaniche delle warehouse, delle industrie, dei club si irradiano di sonorità cosmotiche, dei viaggi di una techno con una velocità tradizionale, ma che cerca inediti spazi gravitazionali e buchi neri sonori.
Attraverso un meticoloso lavoro, miscelano le sonorità delle tradizionali macchine che hanno scritto gli spartiti della techno- la Roland Tr909, tr707, il Moog Mother 32 e molti altri marchingegni tecnologici. Il feedback della comunità internazionale della techno è significativo: Boston 168 pubblicano su Enemy, Involve, Oddeven, Atiic Music, il live suona in tutta Europa e prossimamente anche oltre oceano.
L’Oblivion EP e il Black Hole EP sbancano su Decks.de e sono primi per settimane nella chart techno di Beatport, gli echi delle tracce Terror Acid e Acid Morning suonano al Berghain.
Oggi Boston 168 è al lavoro per scolpire il secondo EP per Attic Music, etichetta techno italiana curata da Fabrizio La Piana.
Due scienziati e un live per una nuova cosmonautica della Acid Techno.

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