RICHARD ASHCROFT

RICHARD ASHCROFT

Sabato 26 agosto, sPAZIO211, h.21:30
Sabato 26 agosto, sPAZIO211, h.21:30, ticket

“A Legend Returns”. NME
“Classic Ashcroft comeback”. SHORTLIST
“They Don’t Own Me” is one of the best songs He’s written” Q MAGAZINE

Nel ventesimo anniversario del grande successo mondiale “Bitter Sweet Symphony”, Richard Ashcroft, il leggendario diamante folle del britpop, carismatico e affascinante leader dei Verve, fa il suo ritorno per una unica data italiana, con la sua musica, la sua sfacciataggine, il suo modo unico di scrivere e cantare che lo ha reso uno dei cantautori più prodigiosi e importanti della sua generazione,
Oggi quarantacinquenne, con un nuovo look e rinnovata consapevolezza, non perde la voglia di dire la propria e il sound deciso ed energico nel suo ultimo album “These People”, segna un grande ritorno al passato, alle magiche atmosfere di successi come “The Drugs Don’t Work” , “A song For the Lovers” e “Bitter Sweet Symphony”, ballate e testi che fotografano l’oggi come pochi sanno e vogliono fare.
Dopo mesi nella Top 200 Album Chart, spettacoli tutti sold out nel mondo, la partecipazione al Festival dell’Isola di Wight, il vincitore dei Brit e dell’Ivor Novello Award, nominato ai Grammy e agli NME Awards Best British Male Artist 2017, suonerà a TODAYS le sue hit storiche, le canzoni con i Verve, e il suo album “These People” che lo conferma uno degli autori delle più belle pop song di fine secolo.
Rispettato da Noel Gallagher che gli dedicò uno dei brani più intensi degli Oasis “Cast No Shadow”, stimato da Chris Martin dei Coldplay con il quale ha duettato sul palco del Live8, l’ex-frontman dei Verve, per molti ancora oggi quel ragazzo dal volto scavato e dalla pelle bianchissima che su Mtv cantava “è la vita, sei schiavo dei soldi e poi muori” in quel fortunato video in cui tirava dritto su un marciapiede di Londra urtando contro chiunque incontrasse lungo la strada, ha dichiarato di sentirsi oggi un “moderno trovatore” che mette sul tavolo riflessioni sulla società “malata, nichilista e votata alla guerra” in cui viviamo. “Out of my body” e la canzone dove appare la frase-manifesto del disco, “libero dal controllo, come piace a me”.

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